Russiagate, Mueller: Condannare Trump non era un'opzione legale
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Direttore: Alessandro Plateroti

Russiagate, Mueller: “Possibile condannare Trump a fine mandato”

Donald Trump

Mueller parla in audizione alla Camera del Russiagate: “Condannare Trump potrebbe essere incriminato dopo la fine del mandato”.

WASHINGTON (STATI UNITI) – Russiagate non è ancora chiuso. A dirlo è Robert Mueller che in un’audizione alla Camera ha smentito le due dichiarazioni del 29 maggio 2019: “Trump potrebbe essere incriminato dopo che lascia la Casa Bianca“.

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Russiagate, le dichiarazioni di Mueller

Il caso Russiagate si poteva considerarsi definitivamente chiuso per Donald Trump dopo le dichiarazioni dello stesso procuratore, Robert Mueller, che ai giornalisti aveva detto: “Incriminare il presidente non era un’opzione legale che il procuratore poteva considerare in base alle linee guida del Dipartimento di Giustizia visto che non può essere incriminato“.

Donald Trump
Donald Trump

Ma il titolare aveva precisato come non ci sono le prove di non colpevolezza: “Se fossimo stati convinti che non abbia commesso un reato lo avremmo detto”. Non si è fatta attendere la reazione di Trump su Twitter: “Non cambia nulla dal rapporto di Mueller. Ci sono state prove insufficiente e perciò una persona è innocente. Il caso è chiuso“.

Di seguito il tweet di Donald Trump

Russiagate, Mueller: “Le interferenze meritano l’attenzione degli americani”

Robert Mueller in quell’intervista aveva precisato: “Le interferenze ci sono state e meritano l’attenzione di tutti gli americani“. Nella lettera inviata al congresso il titolare dell’indagine non traeva nessuna conclusione ma precisava che “anche se il rapporto non conclude che il presidente abbia commesso un reato, allo stesso tempo non lo esonera“.

Una vicenda che sembra concludersi definitivamente per Donald Trump che ora deve fare i conti con alcuni gesti estremi che ci sono in America. A poche ore dall’annuncio da parte di Mueller una persona si è data fuoco a pochi passi dalla Casa Bianca. Si tratta molto probabilmente di un episodio che non ha collegamenti con l’allarme terrorismo. Il protagonista, infatti, era in un parco quando ha deciso di darsi fuoco. Immediato l’intervento dell’agenzia federale che si occupa della sicurezza della residente del presidente. Il ferito è stato trasportato d’urgenza in ospedale ma le sue condizioni non si conoscono. Indagini in corso sulla vicenda anche se non ci dovrebbero essere particolari pericoli.

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ultimo aggiornamento: 24 Luglio 2019 16:44

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